Prima di tutto, la sicurezza sul lavoro

Milano, 16 settembre 2019

È di tutta evidenza che l’andamento infortunistico nell’anno in corso, soprattutto gli infortuni in luogo di lavoro e con esito mortale, non solo conferma il peggioramento tendenziale degli ultimi 2 anni ma, addirittura, lo peggiora e, nelle ultime settimane, nel modo più tragico.

A fine 2017 e inizio 2018, poteva sembrare che questo peggioramento dipendesse da un’ inversione del ciclo economico, dopo la lunga crisi, ma la successiva fase di rallentamento e stagnazione e, forse, ora di recessione mostrano che l’aumento degli infortuni e delle morti sul lavoro è principalmente da ricondurre a un arretramento importante in tema di tutela della salute nei luoghi di lavoro che coinvolge tanto le responsabilità datoriali e quanto quelle degli attori istituzionali che non mettono i servizi di vigilanza e prevenzione in grado di agire secondo il bisogno reale.

È necessario, come da mesi CGIL CISL UIL stanno chiedendo, un impegno e un’azione
straordinaria di contrasto con misure di controllo e prevenzionali adeguate per intensità e diffusione sul sistema produttivo lombardo, e un intervento corale verso il Governo per sollecitare una strategia nazionale sulla sicurezza e la prevenzione, anzitutto decidendo il superamento dei vincoli assunzionali in ambito ispettivo e di spesa che ostacolano l’improcrastinabile necessità di sopperire alla grave carenza delle dotazioni organiche nei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro e nell’Ispettorato del lavoro.

Ciò premesso, chiediamo a Regione Lombardia di:

  • Rafforzare i servizi ispettivi e il piano straordinario dei controlli
  • Rinnovare il piano salute e sicurezza
  • Aggiornare il piano regionale amianto

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