Istruzione: in provincia appena si hanno i requisiti si scappa e tra i 139 in partenza c’è anche chi ci rimetterà, questo il dato messo in luce dalla Cisl di Sondrio, che sottolinea il rischio che non ci sia personale per le sostituzioni.
Tra il personale Ata si contano 34 prossimi pensionati, riferisce la segretaria generale della Cisl Scuola di Sondrio Giovanna Bagiotti , di cui 11 collaboratori scolastici (bidelli, nda), tre assistenti amministrativi, un assistente tecnico e tre Direttori dei servizi generali e amministrativi. «Il problema è serio – fa notare Bagiotti -: il fenomeno è diffuso e anche a livello nazionale non ci sono lavoratori con questo titolo». Il concorso per la creazione di queste figure indispensabili è in itinere, ma nel nostro sistema oggi sono 17 le istituzioni che ne sono prive.
Tra i docenti sono 105 i prossimi pensionati, alle superiori il maggior numero di docenti in fuga. Lo scorso anno «ci fu un solo caso isolato di un docente, senza i requisiti per la pensione, che diede le dimissioni. Quest’anno sono tre. E’ un chiaro e serio segnale di quanto questa professione stia dando segni di sofferenza – l’opinione di Bagiotti -. Stando a quello raccontato dai lavoratori che si sono rivolti alla Cisl per le pratiche di pensionamento, non pesa tanto il rapporto con gli alunni, piuttosto la burocrazia incombente, che ruba tempo all’insegnamento e alla didattica, che dovrebbe essere il cuore di questa professione».
«Non sarà semplice sostituire questi docenti, anche alla luce dei continui ritardi sulla data di avvio dei due concorsi – uno ordinario e uno straordinario -, causati dal cambio di ministro e dall’instabilità del governo. Ciò significa che il quadro il prossimo anno alla ripresa delle lezioni sarà ancora più tragico di quest’anno ».
Ecco l’articolo completo pubblicato sulla “Provincia di Sondrio”: