Nella mattinata del 22 luglio 2019, alcuni guasti, che hanno interessato sia i convogli che i passaggi a livello, hanno determinato considerevoli ritardi, fino a circa 30 minuti, con ripercussioni in termini di disagio per i viaggiatori della linea Milano – Tirano, per lo più pendolari e turisti.
Purtroppo, dobbiamo constatare che negli ultimi tempi i disagi si sono manifestati con più frequenza rispetto ai primi mesi dell’anno in corso, allorquando avevamo percepito un leggero miglioramento del servizio, miglioramento che però non si è confermato alla luce delle carenze manifestatesi negli ultimi mesi.
La fotografia del servizio ferroviario sulla linea Milano – Lecco – Sondrio -Tirano vede oggi in primo piano l’inadeguatezza assoluta del servizio caratterizzato da ritardi quotidiani, cancellazioni, carenza di bus sostitutivi, scarsa pulizia ecc… e, sullo sfondo, una serie di proclami e assicurazioni che ipotizzano una servizio prossimo a venire fatto di nuovi e moderni treni, infrastrutture ferroviarie rinnovate e senza più ritardi ma, addirittura, con tempi di percorrenza più veloci di 20 minuti!
Non ci stancheremo mai di ripetere che l’ipotesi “rosea” del futuro servizio di trasporto sulla nostra linea ferroviaria, da più parti evocata anche in virtù dell’evento olimpico in programma nel 2026, non può prescindere da un intervento immediato che veda un’implementazione della manutenzione sul materiale rotabile e sulla infratruttura ferroviaria oltre che la predisposizione di un servizio sostitutivo con i bus efficiente e, soprattutto, prontamente reperibile.
La CISL di Sondrio ha colto con favore la proposta della Regione Lombardia di istituire da subito un tavolo istituzionale mirato a migliorare la viabilità sulla strada statale 36, ma, al contempo, ritiene che non possa essere trascurata la viabilità ferroviaria che scorre affianco alle strade statali 36 e 38 e per la quale è necessario intervenire, così come per le strade, con iniziative similari da attivarsi sin da subito.
Auspichiamo e chiediamo, pertanto, un impegno istituzionale che provveda ad affrontare la questione nell’immediato con un “piano industriale” in grado di quantificare risorse, interventi e tempi di attuazione affinché ai pendolari Valtellinesi e Valchiavennaschi, assieme ai turisti che vengono a visitare le nostre valli, sia riconosciuto il diritto ad una mobilità accettabile e dignitosa, in tempi brevi e non in prossimità del 2026.
Il Referente Settore Trasporti CISL Sondrio – Michele Fedele
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