La Cisl e il futuro

Un’impostazione non solo rivendicativa, ma pienamente partecipativa

Sfiorati i trentamila iscritti con uno sguardo ai nuovi bisogni

Sono quasi trentamila gli iscritti della Cisl in provincia di Sondrio. Quello di via Bonfadini è il sindacato più rappresentativo in Valtellina e Valchiavenna e proprio in questo periodo è iniziata la fase congressuale. La categoria dei trasporti ha inaugurato nei giorni scorsi la stagione dei congressi delle federazioni territoriali che si concluderà il 17 dicembre con la Filca, la categoria dell’edilizia.

Il Prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello, in occasione della recente visita alla sede della Cisl di Sondrio

Poi sarà la volta del congresso della Cisl che si terrà il 23 e 24 febbraio del 2022 al Teatro Sociale di Sondrio, per poi salire ai livelli regionali e nazionali e concludere l’iter con il XIX congresso nazionale della Cisl a Roma dal 25 al 28 maggio sempre del prossimo anno. Un’iniziativa dal titolo “Esserci per cambiare, persona, lavoro, partecipazione per il futuro del Paese”. Come rilevato a livello nazionale, per il sindacato guidato da Luigi Sbarra inizia un grande cammino di democrazia associativa, di partecipazione e confronto, di elaborazione e riflessione che coinvolgerà ad ogni livello tutta l’organizzazione. Questo percorso chiamerà la Cisl ad aggiornare e rafforzare i propri strumenti per rispondere alle enormi transizioni digitali, ambientali, tecnologiche, energetiche e demografiche in atto. Dinamiche che, come sottolineato proprio da Sbarra, già stanno cambiando profondamente il volto del lavoro e la composizione sociale nel Paese.

«Andremo al congresso dopo quattro anni e mezzo avendo incrementato del 5% il numero dei nostri iscritti, che ormai sfiorano i trentamila in provincia tra attivi e pensionati, ma soprattutto le migliaia di persone che ogni giorno entrano nelle nostre sedi, circa 50.000 all’anno solo contando il patronato Inas, il Caf e gli sportelli integrati », sottolinea il segretario provinciale Davide Fumagalli. Oltre che sui funzionari la Cisl può contare sul lavoro di centinaia di delegati nelle aziende che compongono i direttivi di categoria, le decine di volontari all’accoglienza e nelle associazioni come
Anteas, che si occupa degli anziani, e dell’Anolf attiva al fianco dei migranti.

«La Cisl vuole stringere le maglie della solidarietà, aprirsi ai nuovi bisogni di lavoratori e pensionati, di giovani e donne, anziani, di italiani e migranti, consolidare la rete delle nostre strutture, dei nostri servizi, delle nostre Federazioni secondo un’impostazione non solo rivendicativa, ma pienamente
partecipativa». E conclude: «Non possiamo dimenticare che il sindacato confederale è presente sui tavoli istituzionali, negli enti bilaterali, negli organismi paritetici della salute e sicurezza, della formazione, in Camera di commercio e nelle commissioni istituzionali».

L’articolo di Stefano Barbusca uscito sul quotidiano “La Provincia” il 1° novembre 2021