Intervista al Segretario Generale di Cisl Sondrio Davide Fumagalli
Di seguito riportiamo il testo dell’articolo uscito sul quotidiano “La Provincia” il 16/02/2023.
“Quello che chiediamo a Fontana e alla sua giunta è di lavorare nei prossimi cinque anni affinché la provincia di Sondrio diventi ancora più attrattiva sotto tutti i punti di vista”. Per Davide Fumagalli, segretario generale della locale Cisl, è questa la chiave che dovrà guidare l’operato del riconfermato presidente e di chi con lui collaborerà a favore della Valtellina e della Valchiavenna. «In un contesto generale di grandi cambiamenti, che vedono sempre di più il rischio di far diventare marginali le zone montane, è fondamentale riflettere sulle necessità del territorio».
Olimpiadi e non solo
La filosofia del sindacato prevede, come sempre, «uno spirito costruttivo, motivo per cui il fatto che si sia registrata una continuità con la compagine governativa precedente non può che portare con sé molti punti di forza ». Certo, come sottolinea Fumagalli, «è ora il tempo di rilanciare quelle tematiche di scottante attualità che questa coalizione politica ben conosce, avendo già governato negli ultimi cinque anni tanto in Provincia quanto in Regione». Come si diceva, «per la nostra Valle, la parola chiave dev’essere attrattività. Non solo a livello turistico, settore fondamentale per l’economia del territorio: mi riferisco soprattutto ai servizi, infrastrutture, scuole e sanità. Abbiamo infatti bisogno di possibilità di occupazione e, allo stesso tempo, di conciliazione vita-lavoro per chi sceglie di rimanere in provincia e per chi arriva da fuori». In molti settori statali – dagli ospedali alle scuole, passando per la pubblica amministrazione – un turnover esagerato diventa, a lungo andare, una vera e propria piaga. «Per il territorio, allora, è importante agire in maniera sinergica: politica, associazioni di categorie e sindacati insieme per trovare risposte concrete», auspica Fumagalli. «Davanti a noi abbiamo eventi importanti, uno tra tutti le Olimpiadi. Ecco, dobbiamo cercare il modo affinché possano restare tali anche e soprattutto per chi abita il territorio, ovvero puntare tutto sul valore aggiunto derivato da un’opportunità simile in termine di stile di vita in un’area sempre meno attrattiva per le nuove generazioni». Tema caldo, al centro delle attenzioni della Cisl, è anche quello dei trasporti. «Non rientra forse pure questo discorso nel ragionamento sull’attrattività della provincia? Da una parte bisogna ragionare in ottica turistica, dall’altra si deve pensare alle esigenze di studenti e lavoratori pendolari». Allora, «è indispensabile ragionare in un’ottica di sostenibilità», così come «è fondamentale che la riflessione specifica sulla montagna passi anche dal capitolo trasporti: tanto la mobilità ferroviaria, quanto quella automobilistica attualmente stanno mostrando grosse pecche, da approfondire a livello regionale».
Sanità e frontalieri
Ancora, «è evidente a tutti l’urgenza di una sanità vicina alle persone: serve una riforma sanitaria concreta, che vada oltre gli slogan. Le criticità attuali partono da lontano e si concentrano nel fatto che manca personale sanitario». Un problema, di nuovo, «legato al concetto di attrattività di cui parlavo in precedenza: come possiamo pensare di avere medici e infermieri sul territorio senza una prospettiva di stabilità?», si domanda Fumagalli. Sul piatto anche la discussione per i frontalieri, alla luce della nuova legge fiscale. «È importante che le risorse rimangano sul territorio», evidenzia Fumagalli, il quale riconosce pure la necessità di una «certa attrattività nel caso dei concorsi pubblici, che spesso vanno deserti». Insomma, «come Cisl continueremo a valutare la concretezza dei fatti e la coerenza delle scelte del presidente Fontana e della giunta regionale, pronti a dare il nostro contributo e a dire cosa c’è da migliorare e cosa va già bene. Mi auguro che sia chiaro che, in Lombardia, la provincia di Sondrio ha una specificità oggettiva da salvaguardare».