
“La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne si celebra quest’anno in un clima di profonda rabbia e diffusa indignazione, dopo l’ennesimo e gravissimo episodio di femminicidio che ha visto cadere questa volta la giovane Giulia Cecchettin, alla cui famiglia esprimiamo ancora una volta tutta la solidarietà della Cisl. Giulia è diventata in questi giorni simbolo di una collettiva presa di coscienza intorno a una piaga che conta da inizio anno oltre 100 vittime” – si legge in un comunicato della Cisl. .
Governo, istituzioni, sindacato e associazioni devono impegnarsi uniti, in una battaglia che non ammette divisioni e che investe ogni ambito della società. Le norme securitarie, da sole, non bastano. Servono anche interventi concreti nella sfera dell’educazione, della formazione, della sensibilizzazione.
Occorre lavorare a un cambiamento culturale che richiede un impegno costante e comune, dalla scuola alla famiglia, dal lavoro alla progettualità sociale, fino al ripensamento di un linguaggio che spesso veicola messaggi discriminatori e maschilisti, oggettivizzando la donna. Un traguardo sicuramente non facile ma raggiungibile con il concorso di tutte le forze sane del Paese.
Per la Cisl, cultura e lavoro rappresentano un binomio imprescindibile per sanare questa drammatica ferita. È quello che come sindacato stiamo realizzando anche attraverso la contrattazione, che ha generato in questi anni importanti accordi per realizzare in ogni comunità lavorativa quelle condizioni di benessere, welfare e conciliazione indispensabili per superare ogni tipo di disparità di generi. Tanti gli sportelli antiviolenza aperti sui territori e i progetti innovativi declinati nella prossimità, sia a livello confederale che categoriale, con cui vogliamo dare gambe solide a un cammino di civiltà.