Per la Cisl la formazione è un diritto perpetuo

Diritto alla formazione perpetua per tutti i lavoratori, indipendentemente dal settore di attività e dalla tipologia contrattuale, a cui legare sostegno al reddito e strumenti efficaci, pubblici e sussidiari, di politica attiva anche per colmare il gap di competenze sul territorio e superare il mismatch tra domanda e offerta.

Statuto della persona nel mercato del lavoro. Questo il centro della proposta lanciata dalla CISL di Sondrio e a cui va unita una forte azione di governance per affrontare le sfide delle diverse transizioni.

Il tema della formazione diventa il cardine su cui far ruotare gli interventi che consentano ai giovani di entrare nel mondo del lavoro e, ai meno giovani, di non essere esclusi quando le competenze richieste si modificano nel tempo.

«Una rete – spiega Fumagalli – nella quale un ruolo ben più centrale dovrebbero averlo tutti i portatori di interesse
(associazioni sindacali e datoriali, istituzioni, Camera di commercio, enti locali, sistema scolastico, enti di formazione)
per la gestione della transizione dalla formazione al lavoro dei giovani. Va assicurata la qualità della formazione e vanno costruiti meccanismi solidi e internazionali di certificazione. Garanzia di occupabilità dei lavoratori, in questo senso, è una tessera importante, non l’unica, di un mosaico che sarà completo solo quando sarà operativo il Piano nazionale per le competenze, a completare la recente riforma degli ammortizzatori sociali in una dimensione universalistica».